La Natura Morta nel Nocevento

Giorgio Morandi

Giorgio Morandi, nato a Bologna nel 1890, è il maestro delle nature morte del Novecento, il secolo delle avanguardie.

Mentre il mondo della pittura è sconvolto dalle forme di Picasso, le colorate creature di Matisse ed il movimento incessante dei Futuristi, Giorgio Morandi si dedica alla natura morta, a bottiglie e bicchieri dietro cui nasconde il desiderio di innovare profondamente la pittura.

I suoi quadri potrebbero apparire meno moderni di quelli di Dalì o Picasso, ma conosciamo la capacità degli oggetti inanimati di scuotere l'anima.

Giorgio Morandi si ispira ai Maestri del passato, a Piero Della Francesca, Masaccio, Giotto, così come a Cézanne, il pittore post impressionista autore di moderne e suggestive nature morte. L'influenza del pittore francese emerge nei dipinti degli anni Venti, fra i quali La Natura morta con tavolo rotondo (1920) con figure spigolose dai colori forti.

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Un'intensa ricerca dell'equilibrio tra i canoni tradizionali e le avanguardie che Morandi ha lungamente praticato per poi creare uno stile assolutamente unico.

Negli anni Trenta del Novecento Morandi ci dona le intense nature morte che ne caratterizzano la carriera artistica. Sono gli anni delle tonalità leggere e dei tratti eleganti che rendono protagoniste le bottiglie, i bicchieri, i vasi, le piccole cose quotidiane. Quadri che esprimono equilibrio, pacata ricerca dell'arte, distante anni luce dal furore espressivo dei contemporanei.

Bologna, città natale dell'artista, conserva preziosi lasciti di Giorgio Morandi, il quale ha anche insegnato all'Accademia di Belle Arti e si è distinto per le pregevolissime incisioni.


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